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“A tu per tu” con Domenico Nardo.

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Le poesie dell’avvocato – poeta di Sorianello verso un religioso approdo di saggezza.
Tu per tu nardo

Mons. Giuseppe Fiorillo, in presentazione al libro oggetto di questa nota, scrive che: “ questo volume ci aiuta a leggere la nostra vita e gli eventi anche conflittuali, e a volte incomprensibili, che stiamo vivendo: la violenza, il dominio del liberalismo disumano, l’indifferenza.” Ed ancora. “Un lavoro questo di relazioni con la natura, con gli avvenimenti, con le persone; un lavoro che ci dà segnalazioni a non essere dominati dai nostri appetiti, dalle mode passeggere, dalle paure, dai sensi di colpa, dalle visioni sbagliate di noi stessi, dai nostri limiti, dalle nostre ombre.” Sto dicendo dell’ultima fatica editoriale dell’avvocato – poeta di Sorianello Domenico Nardo, una raccolta di poesie dal titolo esemplare e quanto significativo “A tu per tu”, fresco di stampa (maggio 2016) ed edito dalla Adhoc di Vibo Valentia. Anche in quest’ultimo lavoro, che segue Un raggio di sole (2010), Amarsi per amare (2012) e Un atto d’Amore (2014), si esplicita con chiarezza tutta una poesia in cui si può cogliere l’inebriante incanto dei molteplici elementi del paesaggio e la bellezza delle mille voci della natura, assieme ad un’accettazione cristiana del dolore, del male e della fine che, in realtà, dentro una coinvolgente limpidezza espressiva, riesce a tradurre l’interrogativo sulla banalità della realtà quotidiana in un religioso approdo di saggezza. Perché “A tu per tu”? Perché questo titolo? Chiarisce Maria Cecilia Tagliabue nell’Introduzione al libro quando scrive: “Che il primo “tu” sia Domenico stesso non ci sono dubbi: ma chi o cos’è il secondo “tu”…? In realtà questo misterioso interlocutore cambia di continuo e si identifica di volta in volta con gli aspetti che Domenico tratta e che lo coinvolgono come uomo, come padre, come educatore e come cristiano e che si fondono insieme in un’entità lucida e complessa che, dopo aver delineato un problema, ne fornisce anche la sua proposta di soluzione.” Insomma, come aggiunge Mons. Fiorillo, il poeta Nardo “dinanzi agli sconvolgimenti epocali, con molta umiltà, confessa la sua paura, interpretando tutte le incertezze e tutti gli interrogativi che ci inquietano.” Leggiamo la lirica L’interruttore laddove il poeta vibonese ci invita a “Non cedere nella lotta/ non vacillare nella notte./ Non puoi vincere se ti arrendi,/ ma solo se cadi e provi a rialzarti./Non puoi vedere la luce/ se non impari a stare nel buio/…l’interruttore è nel tuo cuore!” Per meglio specificare ed incoraggiare alla lettura, anche in questa raccolta, come nelle altre, l’amico Mimmo, già ospite della nostra “Pagina della Poesia”, accompagna le liriche con un intercalare didattico fatto di pertinenti brani biblici ed evangelici e brevi riflessioni tratte dalla sua e nostra quotidianità. Come quando scrive: “A volte trasformiamo la nostra energia in rabbia, e ci sentiamo in gabbia. Se imparassimo a trasformare la rabbia in energia, saremmo sulla giusta via., per dare senso alla lirica Sognare laddove ammonisce “…Che buffo questo mondo.// Dobbiamo ritornare a sognare/ se vogliamo gioire/ Dobbiamo ritornare ad amare/ se vogliamo guarire./ Dobbiamo ritornare ad educare/ se vogliamo generare….”. Sfogliando le pagina di questa ricca silloge se ne ricava, a mio avviso, che la poetica del Nardo, per certi aspetti,.si richiama a quella poesia biblica che in Inghilterra ha avuto, tra i maggiori rappresentanti, Donne, Dryden e Blake e si inserisce in quella tradizione, egregiamente, soprattutto per il tramite di Eliot. Oggi Mimmo Nardo è all’apice della maturità espressiva, e, fra i pochi contemporanei, una voce tra le più interessanti, degna di essere ascoltata, recepita e studiata. Tutta la sua opera meriterebbe e necessiterebbe di un approfondito e sistematico studio organico, essendo molta la ricchezza dei temi. Al postutto mi piace chiudere questa nota con le parole della Tagliabue che scrive: “ I toni altissimi che Domenico raggiunge con i suoi versi scaturiscono non tanto dalle capacità tecniche della versificazione o dall’elaborazione conrinua alla ricerca dello stile perfetto, quanto dalle profondità dell’anima, dal calore di un cuore che ama e riversa nella poesia questo suo amore sincero in un dialogo ‘A tu per tu’ che cerca la corrispondenza e stimola ad una risposta.

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