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Curiosità sullo scambio dei simboli partitici sorianesi 2019

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La città del Sole e Rinascita SorianeseCURIOSITA SULLO SCAMBIO DEI SIMBOLI PARTITICI SORIANESI

Essendo imminenti le elezioni comunali di Soriano Calabro, alcuni penseranno che abbia scritto questo articolo con il fine di influenzare l’elettorato a favore di una o dell’altra lista . Niente di tutto questo. Il mio intento di scrivere brevemente su questo argomento, esula dal pensiero malizioso di quelle persone. I sorianesi, arguti ed intelligenti, avranno già le idee chiare su chi votare e certamente non si faranno influenzare dalla lettura di un normale articolo. Tuttavia, anche se non creduto o non compreso dagli stolti e dai saccenti, cercherò invece di spiegare il perché e quale sia stata l’impulso spontaneo che mi ha spinto a discettare sugli emblemi partitici sorianesi. Da escludere a priori simpatie politiche e personali dei due capi delle liste; in verità mi piace liberamente scrivere senza essere influenzato da fattori esterni sforzandomi di essere “super partes”; metaforicamente stare al balcone, assistere e giudicare con obiettività i litigi della piazza sottostante che sempre caratterizzano le scansioni dell’umano vivere. Ma tornando alla premessa iniziale, inutile nasconderlo devo confessare che il tutto è partito da un mio errore dovuto a momentanea distrazione.
Da moltissimi anni mi reco a Vibo per il mio lavoro professionale e preferisco percorrere per diversi motivi la provinciale che attraversa Soriano. Qualche tempo fa, mentre stavo transitando nel centro della cittadina, mi sono trovato per un attimo davanti un manifesto con la scritta “Rinascita Sorianese” con Bartone Sindaco; colpa della fretta però non riuscivo a leggere o memorizzare il resto perché concentrato alla guida. Distrazione imperdonabile che ha portato la mia mente fuori seminato. Strada facendo commentavo con me stesso quel che avevo letto, pensando che esisteva un nesso logico e conseguenziale tra l’operato del Sindaco uscente Bartone e la denominazione della sua lista. Ho pensato pure che ogni tanto si trova qualche scritto pubblicitario o propagandistico che rispecchia DAVVERO la realtà dei fatti. Giunto a destinazione, “coincidenza volle” che ho incontrato un sorianese che dopo i convenevoli e dopo aver sentito il mio pensiero, mi ha informato che certamente mi ero sbagliato scambiando la lista uscente per l’altra avversaria. Sono rimasto male due volte! Una per essere caduto in un dispiacevole malinteso dovuto all’omonimia dei cognomi e alla fretta di leggere e l’altra perché la denominazione “Rinascita Sorianese” “a fortiori” si addice di più alla lista di Francesco Bartone! Quanto detto non deriva da una mia visione personale, bensì di quella di più ampio respiro di direttore editoriale della “Rivista Santa Maria del Bosco – SERRA E DINTORNI “ ( giornale bimestrale di Serra che in 15 anni ha distribuito 100.000 copie cartacee e in 6 anni ha ricevuto 1.000.000 di visioni sul sito ). Questo periodico oltre di cultura, si interessa di sondaggi – non solo politici - in Calabria e nella provincia di Vibo, certo non in maniera professionale, ma sentendo la voce più genuina e diretta della gente comune. In questa attività ufficiosa di opinione, con un approccio mirato, per circa un mese e concentrando l’indagine ai residenti della provincia di Vibo, si è potuto captare e consolidare il pensiero della popolazione al di fuori del Comune di Soriano. Ebbene in sintesi le risposte di questi gruppi di persone sono state pari alle aspettative, perché derivanti da fatti reali palesi che non si possono contestare perché già controllati e controllabili anche da parte degli scettici “santotommasiani” che trovano soddisfazione solo quando toccano con mano. E’ questo discorso apodittico che ha dato impulso, ha espresso e sostenuto la tesi originale sotto emarginata, avanzata da un semplice cittadino sulla opportunità che sarebbe stato meglio ab inizio uno scambio degli emblemi partitici; suggerimento oggi ormai impossibile a realizzarsi. Ad ogni buon conto, i risultati del sondaggio sono stati i seguenti: una forbice tra il 70 e 75% ha riconosciuto i meriti dell’amministrazione uscente, un 10 /15% si è dimostrata ostile alla stessa e il resto delle persone ignorava il contesto sorianese. A questo punto si è proceduto a domandare ai nostri interlocutori il perché di questa loro opinione positiva. Le risposte molteplici e svariate si possono catalizzare in un contenitore unico. Le amministrazioni precedenti all’avvento bartoniano ( Francesco ) se pur parzialmente apprezzabili, si sono limitate alla normale amministrazione del comune, trascurando però le ascose potenzialità della cittadina. Opinione estesa anche all’attuale capolista dott. Vincenzo Bartone per il lungo periodo che è stato Primo cittadino di Soriano. Mentre il sindaco uscente ha saputo con competenza e amore per il suo paese, scoprire, rivalutare e amplificare queste potenzialità in Italia e all’estero; ha dimostrato pure la sua sottile acribia verso il decoro architettonico degli spazi recuperati. E poi, quelle stesse persone, hanno proceduto spontaneamente alla elencazione delle opere plasticamente effigiate disseminate lungo il centro storico del paese; e poi ancora a nominare alcuni dei personaggi famosi che hanno visitato il borgo rinnovato; insomma secondo questi cittadini residenti, il Sindaco uscente ( ma sperando, secondo loro, subito in un Sindaco rientrante ) ha dato una svolta storica alle sorti del paese; lui ha puntato sulla cultura, sulla estetica e sulla propaganda ( anche se qualche volta oltre misura rispetto alle reali attrazioni ). La penultima persona sentita, ha affermato con sicurezza che sarebbe stato opportuno e conveniente uno scambio preventivo degli emblemi tra le due liste; poi ci ha spiegato il perché di questa sua singolare opinione e diciamo noi, elastica interpretazione delle simbologie: la vera “rinascita sorianese” è dovuta a Ciccio Bartone e alla sua amministrazione che ha dimostrato con i fatti le sue promesse ed i suoi intendimenti, mentre questa denominazione di rinascita, suona inopportuna su una lista che ancora non è stata messa alla prova pratica perché futura ed eventuale. Si ribadisce ad eccezione dell’ex sindaco Vincenzo Bartone e di qualcun altro. Di contro, la denominazione “La Città del Sole” che evoca la grande opera del filosofo Tommaso Campanella, - dove il noto domenicano stilese costruisce la sua opera ispirandosi al concetto di società Tradizionale che si basa sulla libertà e la giustizia nel rispetto dei ruoli che i singoli individui ricoprono in tale ambito – si addice di più alla lista contraria che ha promesso una rinascita già realizzata o che è in itinere e le parole rimangono ad oggi solo teoria di un sogno irrealizzabile, così come la grande opera del Campanella che immagina una città ideale dove tutta l’attività umana e lavorativa viene regolata da leggi rigorose e da orari preventivamente preordinati; idea fascinosa e romantica alla quale l’uomo deve guardare e tendere all’emulazione, ma rimane pur sempre una utopia!
L’ultima persona intervistata, ha affermato infine che qualsiasi amministrazione che si avvicenderà a quella attuale ( ivi compresa la stessa amministrazione uscente ) non può fare di più, salvo un miracolo di San Domenico o San Francesco, ma poi ha concluso che ultimamente i vecchi santi venerati andati in pensione, non fanno più miracoli perché certa gente forse non li merita.
In conclusione spero di aver detto la verità nel ruolo di portavoce di altri cittadini o quanto meno di essermi avvicinato alla verità ideale, con la fredda consapevolezza che essa spesso fa più male della menzogna.

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