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Rivista Santa Maria del Bosco - Serra San Bruno e dintorni

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Il cruciverba in serrese

Gioacchino Giancotti
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La poliedrica artista che si muove con leggiadria  tra le ali della poesia – musica - colore.

Dorotea Li Carusi 300È figlia d’arte. È figlia della cutrese Palmina Barletta, poetessa pluripremiata,  dalla quale emerge una poesia che ha tanta voglia di dare amore e senso alla vita, una poesia che comunica la gioia di esistere e l’ardente ricerca di comunicazione e di sogni sereni; dotata di una straordinaria sensibilità,  carica incentiva che canta con grande semplicità ma altrettanto musicalità tutto il suo amore per la natura, per le creature, la gioia di vivere. Basta leggere  la lirica  Vula vula  musicata dalla stessa Nostra e meritevole  del Premio della Critica al “Concorso Mia Martini” di Bagnara 2013. Leggiamone qualche verso: “ È dintra u mari/ca si rivota u pisci u si po’ cunsulari /perché lui crede che là fuori l’aria è buona/e con le pinne pure il vento può toccare/e con le pinne verso il cielo può arrivare.”

E sulla scia della poetica materna si muove Dorotea Li Causi, giovane poliedrica artista che vive a Girifalco, artista che spazia dal canto alla musica, dalla poesia alla canzone, al racconto, alla pittura. Insomma è poetessa, scrittrice, pittrice e cantautrice e tutta la sua vasta attività si snoda sempre e comunque tra le ali della poesia – musica -colore. Già, la musica. Ama tanto la musica e attraverso le eteree corde della sua chitarra canta e compone canzoni che sono tenue poesie che vogliono esternare tutto il suo mondo chiaro e pulito, assetato di luce e di bene. Leggiamo ancora dalla poesia-canzone Vula vula, laddove è dimostrata la buona capacità di comporre insieme sia in lingua che nel suo dialetto: “Là sopra il mare/la barca è piena di lampare per pescare,/nella notte oscura la luce oscura attira/chi non vuol stare più in fondo al mare./Si vuol salvare da quel mondo tanto oscuro/pi nu bidiri sempi u sulu appannatu/pi nu fujri sempi anziami a li correnti/e suspirari sempi senza mai cuntari nenti.”

La stessa amica Dorotea mi confessa che “chi scrive è motivato sempre da un bisogno interiore che è quello di colloquiare con qualcuno che non c’è, proiettare ciò che freme dentro di sé: emozioni, sentimenti, sensazioni, respirare altri lidi, altre atmosfere per soddisfare il desiderio di libertà.”

In Quatrareddra mia la poetessa cutrese, così scrive: “Notte piena di grande intensità/su una brillante luna mentre piovono le ore/scorre la mia mano per accarezzarti piano./Ti abbraccio forte dolce amore/e canto per lasciarti andare/con le ali aperte verso il mare/per credere ai sogni che si possono avverare.”

Pur giovane è già entrata prepotentemente nel pianeta dei concorsi letterari e festival canori. Tra i tanti si ricordano i seguenti riconoscimenti ottenuti: “Scopri la voce”,1994, dell’Editore Ursini di Catanzaro; “Cantare la speranza”, 1997, del Cif di Crotone; nello stesso anno il  “Cantasila festival” di Cotronei e il sopracitato “Mia Martini” di Bagnara; “Omaggio a Victor Hugo,1997; “Omaggio a Carlo Goldoni” entrambi di Roma. E non solo. Molto apprezzate sono le sue esposizioni pittoriche nelle varie città d’Italia.

Leggendo le sue tele, i racconti, le canzoni e la silloge poetica se ne ricava una sorta di storia tracciata in sequenze di immagini e in un dialogo amoroso. Sono momenti concatenati e fanno parte di un mondo percepito e analizzato da esperienze vissute, sofferte e ammirate. Sono momenti interiorizzati dai quali emergono gioie e dolori, smarrimento e paure, certezze e speranze e tutto avvolto dal calore della femminilità e dalla voglia di proseguire l’itinerario della vita coi colori dell’arcobaleno.

Effetto ottico o premonizione?
Padre JarekSe il soggetto della foto dalla quale nasce e si sviluppa questo breve articolo fosse stato un altro, personalmente opterei per la soluzione dell’effetto ottico dovuto probabilmente ad “un gioco” di immagini sovrapposte e di scontro casuale di luci e riflessi, ma la mancanza del braccio sinistro in un sacerdote speciale come Padre Jarek, ci ha lasciati sgomenti ( parlo dei presenti alla Sala Chimirri di Serra San Bruno - VV - ), dubbiosi ed increduli se pensare ad una premonizione, ad un presagio, ad un segnale metafisico diretto a Lui o a qualcuno dei presenti; fatto che ha messo a dura prova la razionalità naturale che ciascuno di noi possiede. Ma prima di trarre le conclusioni che dipartono da questo strano episodio, è opportuno illustrare brevemente la figura di Padre Jarek e gli antefatti che hanno preceduto quanto accaduto nella nostra cittadina. Don Jaroslav Cielieck Jarek, classe 1966, è nato a Niegowic, vicino a Cracovia ( Polonia ) dove Giovanni Paolo II è stato curato per una anno nel lontano 1948. Su questo inizio della carriera ecclesiastica del futuro Papa,  Padre Jarek ha scritto un libro “ Il Curato di Niegowic”, dopo aver raccolto dirette testimonianze di coloro che lo frequentarono in quel periodo e di cui il Pontefice prima di morire approvò l’autenticità dei fatti narrati; sempre su questa permanenza del Papa nel suo paese natio, Padre  J. girò un film che per la prima volta è stato presentato il 17.10.2013 nella Sala Marconi di Radio Vaticana a Roma. Lungometraggio che ha riscosso apprezzamenti da parte del pubblico e da parte della stampa. Padre Jarek ha conosciuto per la prima volta il grande “Karol” alla vigilia della sua partenza per il Kazakistan e riportò le sue impressioni così dicendo: nei suoi occhi c’era tutta la sua grandezza, tutta la sua Santità. Sì, nei suoi occhi c’era tutto il Papa. E’ stato fondatore e direttore di “Vatican Service News”. Fa tante altre cose…Non gli piace la pubblicità ed evita quando può, di parlare dei fenomeni paranormali che hanno caratterizzato la sua missione sacerdotale nel mondo. Tuttavia da informazioni attinte in giro, ci risulta che è un Carismatico ed è anche esorcista ( forse questo “ruolo speciale”stava facendo al momento dello scatto ). Ma torniamo al punto dal quale siamo partiti. Lui è stato nel nostro comprensorio tra il 22 e il 27 maggio, celebrando messe alla Chiesa Matrice, al santuario di Santa Maria del Bosco, a Spadola (eseguendo anche qualche esorcismo in privato ) e poi il mercoledì dell’ultimo giorno è stato presente presso la Sala Chimirri di Serra San Bruno, dove ha cercato di illustrare il libro e il film sul Grande suo conterraneo. Attorniato e seguito da molti fedeli e devoti, accompagnato dalla signora Manuela ( nord italia ), dall’amico Gregory da Cardinale ( devoto di San Charbrel ), dall’ing. Valelà e moglie e tanti altri, si è dimostrato disponibile con quasi tutti quelli che lo cercavano ; chi gli chiedeva  una parola di conforto, chi voleva una benedizione e chi si accontentava di una semplice stretta di mano. Nella confusione, la nostra incaricata Federica Pollicino ( per conto della Rivista Santa Maria del Bosco- Serra e Dintorni ) non è riuscita ad intervistarlo, concedendo educatamente il suo tempo a quelli che ne avevano più bisognom di lei…Al momento dello scatto Lui si trovava all’impiedi e di profilo sulla scala di Sala Chimirri. L’autore della foto si è accorto dell’anomalia soltanto dopo che Padre Jarek era partito e subito l’ha fatta vedere ai presenti. Mi ricordo fra gli intervenuti, Angela Giancotti, Maria Albanese, solo Giovanna Belcamino, Anna Cardona, Mariella, Borello Procopio e Giuseppe De Raffele. Dopo l’approvazione da parte dell’Interessato ( tramite Manuela e Natalino Zofrea ) abbiamo proceduto alla pubblicazione della foto mentre il contenuto di questo articolo è stato redatto liberamente ( come al solito ) senza influenze o pressioni di nessuno. Ritorneremo a parlare di Padre Jarek forse in occasione di una sua visita nel mese di agosto c.a. Un’ultima osservazione: nell’analizzare profondamente il “braccio sinistro mancante” qualcuno ha notato uno o più volti simili a maschere teatrali ( con fronte, occhi, naso, mento )  amalgamati nell’abito nero del sacerdote che anche Voi forse, potete vedere…effetto ottico o premonizione?

"Da nota ufficiale risulta che Padre Jarek non è un esorcista, non ha mai praticato esorcismi, non è stato mai protagonista nè artefice di fenomeni paranormali. Lui è un sacerdote che predica e divulga la Parola di Dio nel mondo e segue i dettami della Chiesa Cattolica - cristiana di Roma"

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