di Bruno Vellone
SERRA SAN BRUNO – Vuole essere un ponte virtuale tra i serresi residenti nella cittadina montana e quelli sparsi per il mondo. Per questo, in occasione del suo decimo compleanno, la rivista bimestrale “Santa Maria del Bosco” – che internazionale lo è già diventata a suon di scoop – sbarca sul web (www.rivistasantamariadelbosco.it). L’idea semplice ma efficace – una pubblicazione che nel contempo sia una voce popolare e un reliquario di ricordi – del direttore editoriale Domenico Calvetta, coadiuvato nel corso degli anni dai capiredattori Franco Gambino e Gerardo Drago, si è dimostrata vincente. Il tutto anche grazie alle collaborazioni di giornalisti di esperienza del calibro di Sharo Gambino, Vinicio Gambino, Silvano Onda, Brunello De Stefano, Maurizio Onda e di giovani appassionati come Marco Primerano, che proprio grazie alla rivista, trovano il modo per affacciarsi alla finestra del giornalismo locale. Era il 2004, quando Domenico Calvetta, guidato dall’intuito e dall’amore per le tradizioni della propria terra, propone all’allora rettore pro tempore del Santuario di Santa Maria del Bosco, il colombiano don John, di realizzare una pubblicazione periodica d’ispirazione cattolica – ma ricca di contenuti anche laici – che recasse il nome e il logo del santuario mariano. Da allora sono passati dieci anni e nonostante alcuni prestigiosi collaboratori degli inizi sono venuti a mancare, la rivista è andata sempre crescendo. Merito di importanti scoop e di una formula editoriale semplice e accattivante. Sentimento e tradizione dunque, per una rivista che nonostante la nuova veste virtuale – webmaster Marco Calvetta -, continuerà anche nel formato cartaceo. «Il nostro – ha detto Domenico Calvetta durante la conferenza stampa di presentazione – è un successo consolidato, ma ora abbiamo un progetto ambizioso, quello di raggiungere i nostri emigrati tramite internet, affinché le radici che risiedono nella nostra cittadina non vengano mai recise dalla distanza e dal tempo, ma rimangano sempre salde e vive». La rivista “Santa Maria del Bosco”, è salita agli onori della ribalta internazionale grazie alla pubblicazione di un articolo di Silvano Onda nel 2007 –successivamente ripreso sull’Osservatore Romano dal professor Carlo Pedretti presidente del centro studi leonardiani di Los Angeles – circa l’attribuzione della facciata della vecchia chiesa conventuale della Certosa – di epoca cinquecentesca – ad un disegno di Leonardo Da Vinci. Una tesi suggestiva, che pare abbia un suo fondamento. «Sono venute a mancare – ha detto Gerardo Drago – tante attività culturali che contribuivano alla crescita della nostra cittadina, e la nostra pubblicazione, in parte, vuole sopperire proprio a questo». In conclusione, il giornalista Maurizio Onda, ha sottolineato l’importanza della rubrica fotografica: «Un serbatoio di ricordi a cui guardare per non perdere la memoria, mettendo in risalto le nostre radici e rivalutando la storia locale».