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È un dolce rintocco
che s’ode nel cielo
che torna d’un tratto
da un luogo remoto
da sopra un sagrato
vestito di mandorli
in fiore.
Si sveglia un sussurro
un fremito intenso
qual battito d’ali
d’antico ricordo
che torna ancor
da lontano.
Si svolge il meandro
che era appassito
rivien la freschezza
l’antica allegria
vissuta laggiù sul sagrato
in un giorno di Pasqua
lontano.
È il regalo più bello
tornare alla mia fanciullezza.
1969.