Non sempre il tempo le foto cancella
e superano le offese senza danni;
questa ha sessant’anni,
e più la guardo e più mi sembra bella.
Vedo in un cortile alunni radunati
in varie fogge intorno al professore:
le future speranze nel quarantanove.
La prossima tappa li vorrà soldati
Per rivivere un attimo quell’aria amica
non so davvero cosa avrei donato
Ritornare vorrei in quel tempo andato
per giocar con quella palla una partita.
Per tutti l’augurio mio fu rivolto
che ognun di noi, nel corso del cammino,
avesse tanta fortuna e un buon destino
per coronar di gioia il nostro volto
Vorrei deviare il corso della storia
per chi ebbe il destino avverso
e nel gioco della vita andò disperso,
senza poter tentar di giungere alla gloria.
Potessi rimirarla ancor per molti anni
mentre celo la nostalgia sotto un sorriso
Perch’io ricordi d’ognuno di loro il viso,
con l’augurio di lunga vita senza affanni.