Una “due giorni” (28 e 29 ottobre 2017) ricca di spunti sul piano religioso e antropologico, quella promossa a Maierato e Francavilla Angitola, due ridenti centri della nostra bella Calabria, alla presenza di eminenti studiosi italiani e spagnoli. -La “due giorni” si incastona come una ulteriore perla preziosa nell’ambito delle attività di ricerca promosse dal Centro Theotókos Studi Religiosità Popolare di Catanzaro- ha precisato la moderatrice degli incontri, Anna Rotundo.
Il Centro, fondato da Martino Michele Battaglia (Docente di Antropologia Culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, direttore del centro) e Anna Rotundo (Docente e Saggista, moderatrice del centro), è una costola del Centro Internacional de Estudio ssobre Religiosidad Popular: Semana Santa (Università di Valladolid – Spagna), diretto dal prof. José Luis Alonso-Ponga, ed è un progetto internazionale itinerante di altissimo spessore culturale, un percorso che si gloria di studiare la profondità e la bellezza della religiosità popolare.
La prima prestigiosa giornata si è svolta il 28 ottobre a Maierato, presso il C.A.S. Sentieri Sicuri, grazie all’organizzazione di Paolo Labate, presidente del gruppo “Over 50”, della parrocchia san Nicola e san Michele di Maierato, e del Centro Theotokos Studi Religiosità Popolare (Catanzaro), che hanno promosso il convegno “La Pasqua tra fede e tradizione”. Presenza prestigiosa al convegno è stata quella del succitato prof. Josè Luis Alonso Ponga la cui lectio magistralis ha posto in risalto il rapporto tra la “Semana Santa “, spagnola, e la Settimana Santa in Italia, il modo di allestire le “macchine processionali” e le pratiche rituali dal punto di vista paraliturgico. Da tutto ciò emerge un segno tangibile di identità nel Mezzogiorno,che scandisce il tempo e a storia di ogni piccolo borgo come Maierato, ma anche di ogni comunità che vive con intensità la commemorazione del mistero pasquale durante la settimana Maggiore. Martino Michele Battaglia si è soffermato sulla complessità demo-antropologica dei riti religiosi spaziando dal rapporto fides et ratio al rapporto tra fenomeno- noumeno di Kant, sottolineando il trionfo del noumeno attraverso i riti pasquali. Ha poi portato un notevole contributo la relazione del parroco don Salvatore Danilo d’Alessandro, che ha citato una ricca bibliografia inerente il rapporto tra liturgia e pietà popolare. Sono quindi intervenuti l’assessora Stefania Vallone, in rappresentanza di Danilo Silvaggio sindaco di Maierato, e Fortunato Silvaggio, coordinatore gruppo “Over 50”. Questi ha colto la narrazione evangelica attraverso il canto della laude nel ‘300, il canto popolare e Jacopone da Todi. Antonio Punturiero, coordinatore regionale delle confraternite della Calabria, e Antonio Caroleo, presidente dell’Unione diocesana delle Confraternite di Catanzaro-Squillace, hanno ribadito, nel corso delle due giornate di studi, come le virtù teologali, fede, speranza e carità, siano il fulcro del mondo confraternale, sottolineando il ruolo che le confraternite sono chiamate a svolgere come custodi di tradizioni millenarie. Nel corso dell’incontro, e anche di quello del giorno successivo, a Francavilla, la moderatrice Anna Rotundo ha evidenziato la “teologia del popolo” di Papa Francesco, sottolineando l’importanza del ruolo femminile al suo interno: citando la tipica “Cumprunta” di Soriano ha osservato che “Cumprunta” con Gesù significa anche “cunfruntarsi” con la comunità; in quell’ emergere dell’abito festoso della Madonna c’è l’ermeneutica tutta femminile e non‐violenta di un nuovo modo di vivere, fondata sui valori che vengono associati al “genio femminile”, ma che devono essere vissuti parimenti dagli uomini per la costruzione di una nuova civiltà dell’amore : i valori dell’accoglienza, della tenerezza, dell’ascolto, del prendersi cura degli altri.
Il giorno dopo, 29 ottobre, a Francavilla Angitola, si è tenuto il convegno “Tra memoria religiosa e universo simbolico”, grazie all’organizzazione di Franco Torchia, storico del territorio, dell’assessore alla cultura Armando Torchia e dell’amministrazione comunale. Hanno portato i loro saluti don Giovanni Tozzo, parroco di Francavilla, Giuseppe Pizzonia, sindaco di Francavilla, Armando Torchia, assessore alla cultura. Antonio Punturiero e Antonio Caroleo.
José Luis Alonso Ponga ha tenuto la sua incantevole lectio magistralis incentrata sulla antropologia dei riti religiosi, in cui vi è una simbologia complessa, simile a quella espressa dall’arte, dalla poesia, il cui significato può essere compreso solo grazie ad un’attenta analisi, poiché sono varie le situazioni in cui gli stessi simboli sono espressi, insieme ad una forza attiva nel mantenimento e creazione dell’identità sociale.
Franco Torchia, storico e direttore dei “Quaderni Francavillesi” ha relazionato individuando quegli elementi caratterizzanti che hanno costituito, nel tempo, “l’identità” propria della comunità francavillese e che racchiudono quelle testimonianze che si perpetuano in semplici consuetudini, gesti devozionali, momenti di spiritualità e fede, riti e tradizioni popolari colti nella loro espressione più genuina soprattutto nelle famiglie .
Martino Michele Battaglia, Docente di Antropologia Culturale presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Reggio Calabria, ha portato alcuni contributi relativi al Congresso di Carmona (Siviglia) organizzato nel 2015 dal prof. Ramón De la Campa Carmona sulla Virgo Dolorosa e sul III Congresso Mondiale sulla Semana Santa a Valladolid, organizzato dal prof. José Luis Alonso Ponga con alla Cattedra di Antropologia della medesima Università. Battaglia ha dedicato ampio spazio alla storia delle immagini sacre, da Eusebio di Cesarea al Concilio di Trento, all’Iconoclastia di Leone III l’Isaurico fino all’iconoclastia protestante, citando lo storico del Santuario di Soriano padre Antonino Barilaro O.P. in relazione all’evento prodigioso della Santa Immagine di San Domenico in Soriano. Ha quindi illustrato i riti pasquali, il Venerdì di Passione e la “Cumprunta”, e il ruolo pedagogico che le sculture lignee incarnano per il modo in cui sono venerate dal popolo anche nella società di oggi, che è la società delle immagini. Popolo cristiano che si identifica nel messaggio salvifico del Vangelo. All’uopo, Battaglia ha posto in rilievo la funzione di simulacri e processioni nell’ambito di un contesto antropologico che è di fondamentale importanza per il modo in cui trasmette quel senso di identità e di appartenenza.
A margine dei due incontri è intervenuto il pubblico, arricchendo questi proficui incontri internazionali tra uomini e culture.
Il video dell’evento è visibile qui: