Si è da poco conclusa la diciottesima edizione del Progetto Gutenberg – intitolata “Homo sapiens? Fragile civiltà” – ossia quel laboratorio rivolto alle scuole con l’obiettivo di promuovere incontri con gli autori e far crescere nei ragazzi il piacere della lettura di cui è capofila il Liceo “P. Galluppi” di Catanzaro. Sin dal 2009 l’Istituto d’Istruzione Superiore “L. Einaudi” di Serra San Bruno, diretto dal Dirigente Antonino Ceravolo, è tra le scuole della Calabria che più attivamente sono impegnate in questo progetto di rilevanza regionale e che ha importanti echi pure in campo nazionale. Il successo del progetto anche nell’edizione da poco conclusa è testimoniato dalla voce degli allievi dell’Einaudi entusiasti dell’esperienza vissuta.
Nel corso dei miei cinque anni, racconta Angelica della classe 5A AFM, ho avuto più volte la possibilità di prendere parte a questa iniziativa che mi ha permesso, grazie all’incontro diretto con gli autori, di amare ancora di più la lettura. L’ultimo scrittore che ho avuto modo di incontrare, anche se in videoconferenza, è stato Mirko Grasso, autore del libro “Il Fascismo tra demagogia e consenso”, una raccolta di scritti di Giacomo Matteotti che ha approfondito la mia conoscenza di questo grande uomo dal punto di vista politico e nella sua dimensione umana. Durante la videoconferenza, a cui hanno partecipato anche classi del Liceo Galluppi di Catanzaro, io e i miei compagni abbiamo avuto la possibilità di interagire con l’autore esponendo curiosità e domande sul testo che avevamo letto e discusso in classe con l’insegnante di Storia.
Pur non studiando filosofia, dice Maria Teresa della classe 2B AFM, perché nel nostro indirizzo di studi non è previsto l’insegnamento di tale disciplina, la nostra insegnante di Italiano ci ha proposto la lettura del libro “Ma come si fa a pensare?” scritto da Massimo Iiritano. Inizialmente non eravamo molto convinti ma sin dalla lettura delle prime pagine ci siamo accorti, con molta meraviglia, che la filosofia fa parte della nostra vita. Ascoltando le parole dell’autore abbiamo compreso che può essere formativo ed innovativo apprendere praticando e condividendo percorsi, apparentemente difficili, che, spogliandoci da pregiudizi e luoghi comuni, insegnano più di tante lezioni cattedratiche.
Partecipare al progetto Gutenberg, racconta Altea della classe 2 A del Liceo Scientifico, è stato molto interessante perché mi ha permesso di approfondire delle tematiche che mi hanno molto coinvolta e di condividerle con coetanei di altre scuole calabresi. In particolare, del libro “Il mare d’amore”, di Giorgio Ieranò, mi hanno colpito l’attualità del mito greco anche nel nostro linguaggio quotidiano – diciamo, infatti, di aver vissuto un’odissea se abbiamo fatto un viaggio difficile, parliamo di nuova Medea se i telegiornali annunciano di una madre che uccide il proprio figlio e così via – e il legame tra il ruolo delle donne (spesso vissute come pericolo da cui fuggire) e il mare, di cui i greci esaltavano, appunto, l’aspetto pericoloso, la terribilità, i mostri. Penso che un’iniziativa come quella vissuta col Gutenberg, ancor più in questo anno particolare in cui il COVID ci ha costretti ad isolamenti forzati, sia importante perché promuove la diffusione e la conoscenza di tesori nascosti, permette di sviluppare il gusto per la lettura e può diventare pure occasione di ricostruzione di una rete sociale e di creazione di legami che spero possano rafforzarsi nel tempo.
Mi è piaciuto partecipare al progetto Gutenberg, dice infine Valeria, frequentante la classe 3A AFM, perché ho letto un libro storico, “Le donne che fecero l’impero”, di Marisa Ranieri Panetta, un genere al quale forse non mi sarei avvicinata di mia spontanea volontà. L’aspetto più interessante di questo progetto è che ho potuto porre delle domande all’autrice e conoscere il suo punto di vista. Parteciperei ancora volentieri al Gutenberg in quanto leggere un libro avendo il parere dell’autore, conoscere in maniera approfondita il suo pensiero e quali motivazioni lo hanno spinto a scrivere, conoscere e scoprire aneddoti, ascoltare interventi anche di altri coetanei con cui confrontarsi è molto interessante.
Anche altri volumi – conclude la coordinatrice del progetto per l’Istituto Superiore “L. Einaudi” prof.ssa Clara Grillo – hanno fornito l’occasione alle nostre studentesse e ai nostri studenti di misurarsi con importanti autori della cultura italiana e tra essi ricordiamo “Geoetica. Manifesto per un’etica della responsabilità verso la terra” di Silvia Peppoloni e Giuseppe Di Capua (Donzelli editore), il bel lavoro di Vittorio Daniele sul problema sempre spinoso del Mezzogiorno (“Il paese diviso. Nord e Sud nella storia d’Italia”, Rubbettino editore) e l’affascinante “diario” di Eraldo Affinati – “Via dalla pazza classe. Educare per vivere”, Mondadori editore – che parte dalla sua esperienza di fondatore delle scuole Penny Wirton, in cui si insegna gratuitamente l’italiano agli immigrati, per allargare l’orizzonte a una serie di temi cruciali per la società attuale.
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29 Maggio 2024