Il giorno della Memoria
Davanti agli occhi
scorrono le immagini
di uomini, donne, bambini.
Tutti in fila per esser deportati.
File interminabili.
Interi treni riempiti
all’inverosimile,
nemmeno lo spazio per
stare seduti,
dopo i rastrellamenti
nelle città, nei paesi.
In piedi dentro quei treni
con destinazione
i vari campi di concentramento.
Un viaggio che per milioni
di persone è di sola andata.
Uomini, donne, bambini
con l’unica colpa di
esser nati Ebrei.
In fila, con lo sguardo
smarrito e l’inconsapevolezza
di ciò che li attende,
col simbolo della
Stella di Davide
cucita sul petto.
Sfruttati nei campi
di concentramento,
marchiati come bestie.
Derubati dei propri
averi, dei propri vestiti…
della dignità di essere uomini…
della Vita.
Corpi straziati, martoriati
ammucchiati in fosse comuni
o inceneriti nei forni.
Che questo giorno sia di monito
per le odierne e nuove generazioni.
Nessun uomo è superiore ad
altri uomini.
Nessuna razza è quella prescelta.
Mai più follia riempia
le nuove pagine della storia.
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