Rimasi alquanto stupito quando seppi che Emilio Galloro – trattasi di un nome e cognome convenzionali per tenere l’anonimato del narratore di questi strani fatti che fedelmente riportiamo, anche se tutti lo conosciamo da tanto tempo – è un sensitivo particolare provvisto di un sesto senso che percepisce ciò che noi persone normali non possiamo “sentire”. Fin da bambino vedeva materializzarsi entità che si convertivano in persone fisiche, mentre chi era vicino a lui non riusciva a vederli. Episodi che magari racconteremo in questa rubrica, a patto che non si facciano indagini e ricerche per scoprire le sue generalità e quelle della giovane morta. Certo non cambierebbe nulla se si capisse chi è ”l’informatore” che ci evoca cose inspiegabili alla luce della comune razionalità! Sono fatti che sono accaduti e che accadranno ancora. Si può credere o non credere, ma non facciamo come gli stolti e i superficiali che snobbano senza approfondire questa tematica complessa, che invero ha sempre affascinato lo studioso, “l’uomo qualunque” e soprattutto – è uno dei principi basilari – le religioni che hanno sempre usato come “ cavallo di battaglia” L’ALDILA’. Esistono gli imbroglioni ed esistono le persone autentiche. Questo non è un film o una fiction ma è una storia vera.
L’episodio che stiamo per narrare, così come riferito dal “sensitivo”, è preceduto da un breve antefatto accaduto anni prima ed ha un nesso con quello che è successo dopo, tanto da farci capire che si trattava della stessa entità, pur essendo trascorsi alcuni anni tra i due fatti. Una notte “lui” ( Emilio Galloro ) si trovava a Spinetto, precisamente di fronte al fruttivendolo Andreacchi all’altezza del barbiere Damiano Raffele. Incontrò per caso un conoscente chiamato di soprannome “Lu cistunaru” ( Costa Raffaele ); quest’ultimo quella sera aveva bevuto più del necessario. Emilio vedendolo in quello stato particolare gli disse più volte: “ vuoi accompagnato a casa?” ma la risposta fu negativa. Dopo una manciata di secondi, improvvisamente Raffaele si trasfigurò e divenne serio e composto, sbalancò gli occhi guardando fisso verso il muro e con voce normale e per alcuni secondi, cominciò a fare domande a qualcuno come se gli stesse di fronte. Emilio non vedeva e non sentiva la voce di nessuno anche se avvertiva una presenza occulta. Dopo alcuni minuti domandò più volte al proprio interlocutore: “ Ma con chi stavi parlando?” ma questi non rispondeva. Infine incalzato energicamente dalle domande di “Lui”, rispose Raffaele balbettando che aveva avuto altre visioni ma non solo non veniva creduto anzi veniva preso in giro dalle persone! Ecco perché non voleva rispondere!; confessò infine, in uno stato di intensa concitazione che stava parlando con una ragazza serrese morta giovane e la incontrava spesso perché “lei” faceva penitenza, ma solo qualcuno speciale poteva “sentirla!”. Aggiunse il nome, il cognome e il soprannome della giovane. Emilio lo credette a conferma di quel dono innato di sensitivo che aveva ricevuto insieme alla sorella. Non disse una parola e lo accompagnò a casa. I due conoscenti s’incontrarono ancora ma non parlarono più di quello strano episodio, anche perché Raffaele è poi deceduto.
Trascorsero gli anni e nel 2009 il nostro Emilio abitava insieme alla famiglia in una casa in affitto nel quartiere Terravecchia di Serra San Bruno. Si trovava seduto sul divano da solo ed era di giorno. Un silenzio cupo regnava fuori e nella stanza. Ebbe l’impressione che il tempo si fermasse. Era la prima volta che sentiva dei passi nella camera sovrastante la sua. Capii subito che si trattava di una “presenza” che una volta era stata umana e che lui aveva già incontrato quella sera insieme “allu Cistunaru”. Era pure a conoscenza che quella giovane era morta di malattia anni prima proprio in quella casa, rapita da un Destino crudele nel fiore degli anni. Poi senti’ quei passi nella scala come se qualcuno stesse scendendo. Subito dopo il divano dov’era seduto si abbassò come se una persona si sedesse vicino a lui. Intanto non vedeva nessuno, ma non ebbe paura ( abituato ormai ad altri episodi paranormali precedenti ) ma lo assalì solo una specie di trepidazione che gli fece accelerare i battiti del cuore. Pronunciò un “eterno riposo” e il tempo riprese a scorrere e per quel giorno non sentì più nulla. Negli anni a venire si ripeterono questi episodi ogni qualvolta E. era da solo. Raccontò l’accaduto alla sua famiglia ma mai nessuno di essi sentì qualcosa di strano, ad eccezione di sua moglie che fu protagonista per qualche minuto di un altro episodio paranormale nella medesima casa, che magari racconteremo in un altro articolo. Portò a conoscenza dei fatti anche la famiglia della defunta ragazza.( chi vuole segnalare fatti paranormali ed inspiegabili può contattare la redazione con l’impegno che sarà rispettato l’anonimato).
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