sfondo-RM-2023

Rivista Santa Maria del Bosco - Serra San Bruno e dintorni

Domenico Calvetta
Marco Calvetta
white_search.png

DOVE CI TROVI

  • Profumo di Pane
  • Coop Serra San Bruno
  • La Bottega del Pulito
  • Serfunghi di Luigi Calabretta
  • Edicola Grenci
  • Bar Scrivo
  • Congrega Assunta di Terravecchia 
  • Museo della Certosa
  • Istituto Einaudi
  • Edicola Barillari
white_tick.png

Donazione

Aiutaci a sostenere la rivista! Fai una donazione spontanea.

Amount:


Otticairene
Different
Non solo frutta delle 2 P

Il cruciverba in serrese

Gioacchino Giancotti
A+ A A-

Le “Emozioni” di Bruno Iennarella.

Regola la dimensione del testo

La poesia, del giovane di Sorianello, è diversa, accattivante, non nel piacere delle immagini o nella leziosità della parola, ma nella sua pregnante forza di denuncia senza retorica, ricca di una forza colloquiale e partecipativa


recensione bruno iennarella
Così si racconta: “Perché scrivo? Scrivo perché ne ho bisogno, perché è una terapia. Non scrivo da sempre anche a causa degli scoraggiamenti scolastici. La scrittura mi ha salvato, salvato dalla solitudine che era diventata patologica. Il foglio bianco era la ragazza che amavo, il mondo che odiavo, l'amico che ascoltava le mie confidenze. Di giorno in giorno pensavo di smettere di scrivere, ma scrivevo anche questo. In quei lunghi giorni, nasceva quella che sarebbe diventata la mia più grande cura: la scrittura, la poesia ed anche la prosa.” Ed ancora. “La passione per la poesia si è pian pian consolidata in me fino a trovare il coraggio di pubblicare la lirica dedicata a mia nonna.” Leggiamoli insieme questi primi versi dal titolo “Un pensiero per Nonna”:“Guardavi il mondo senza parlare/ dal tuo letto, sentivi i giorni passare/sul tuo corpo leggero,/ma la malattia ti bloccava il pensiero./Non il ricordo dei tuoi cari/dei momenti dolci, di quelli amari/Ma che vita è stata?/Nel tuo silenzio viveva, non era sprecata./Hai una famiglia che ti vuol bene,/Anche ora che la morte ti tiene/ stretta e viva nel passato,/noi non ti abbiam dimenticato./Ed una lacrima cade sorridendo/su di noi che ti stiamo pensando,/ed una lacrima cade sorridendo su di te/mentre ci guardi ..solo tu sai il perché!/Quante volte t’ abbiam visto soffrire /per quel male che ha fatto finire/il tuo corpo stanco di respirare/ma non il tuo cuore d’amare./Ci manchi ed anche se non puoi sentirtelo dire!/Ricorda : dentro noi non puoi morire!/Ed una lacrima cade sorridendo/su di noi cheti stiamo pensando/ed una lacrima cade sorridendo su di te/ mentre ci guardi.. tu sai perché!”
È questa la poesia che dà l’incipit ad una già corposa, coinvolgente e splendida raccolta di versi levigati, semplici e sinceri che spaziano dalla quotidianità giovanile all’innocenza della vecchiaia, dalle passioni e dagli affetti familiari alla poesia nell’epoca di internet. Una raccolta, ancora inedita, che io volentieri titolerei “Emozioni” perché vuole e sa comunicare poesia espressiva, musicalità, ritmo, sussurro emotivo, pittorica descrizione delle problematiche esistenziali. Qui, l’uomo, la vita, la realtà ideologica, i sentimenti, i pensieri, la parola stessa diventano veicolo comunicativo degli esseri umani, si trasformano in una realtà che perde la sua configurazione individuale perché è questo che lo stesso Autore intende: “ provare a parlare a tutti per fare emergere la loro parte più intima. È un tentativo di dire, guarda che non sei solo, guarda che puoi andare avanti ma se non ci credi allora spero che, ritrovando alcuni sentimenti nelle parole lette, tu riceva conforto”.
L’oggetto di questa nota, che scrivo con intensa emozione, è un giovane ventiduenne, studente di Medicina, Bruno Iennarella che vive in un territorio di non facile lettura quale la località Savini di Sorianello a due passi dalla millenaria Certosa di Serra San Bruno e dal cinquecento convento dei Domenicani di Soriano.
Un giovane che merita tutta la nostra attenzione, prigioniero come è di una realtà non proprio edificante come lo stesso Bruno amaramente descrive nella poesia “Cielo calabro”: “Cielo calabro, di notte/t' illumini di stelle/e di speranze/rivolte a questa terra./Cielo, in un tuo angolo/vive il sogno nostro:/avere un futuro sereno/da vivere in questa terra./Terra crivellata da lupare,/accoltellata dai pregiudizi/lasciata sanguinare/…Terra mia, ascolta:/l'organetto suona,la storia canta,/il futuro chiama./E tu, sorda terra mia,/ti ndi futti./E tu, muta terra mia,/non rispundi. Intriganti gli ultimi versi, in vernacolo, che ricordano le amarezze del nostro Mastru Brunu Pelaggi. Poesia diversa, quindi, accattivante, non nel piacere delle immagini o nella leziosità della parola, ma nella sua pregnante forza di denuncia senza retorica, ricca di una forza colloquiale e partecipativa e che non vorrebbe sentire più “Rintocchi di campane/come fucilate all' anima/che attraverso gli occhi/lacrime lascia cadere/ su di un' ormai sigillata bara…”
Di pagina in pagina, di versi in versi, avvertiamo riflessioni spontanee che sorgono come tali dalle conversazioni di tutti i giorni o dal silenzio delle sue mediazioni così arricchenti, nonostante la giovane età, come quando “Piove forte, così forte/ che il battere delle gocce/ sull'asfalto percuote l'aria./…così forte/ che il battere dei passi/ sul marciapiede si fa rapido./ Corri! Corri! Verso il tuo tetto!/ Rallenta. Rallenta. Non ce l'hai./ Casa tua è lontana. Dov'è?/…Lì sotto un albero è il tuo letto/ di cartone già morbido, bagnato./ La notte è dura come la pietra/ su cui dormi e ti svegli/ di colpo chiedendo riposo?/ Non sai rispondere, non vuoi./ Alzi il cartone sotto cui nascondi/ l'ultima foto di chi ami e amerai./Cuscino d'amore è la foto/ e portandola sotto il viso/ti culla permettendoti di sognare.”
Sfogliando ancora la silloge dell’amico Bruno, si nota che la poesia, come anche la prosa snella e penetrante, non è indifferente ai fatti del nostro tempo e racconta quel che gli brucia dentro perché gli piace giungere direttamente al cuore di chi legge. Al postutto, l’itinerario poetico del Iennarella continua sulla strada di pagine ricche di fantasia, di sentimento, con versi coloriti, cordiali e suggestivi. Non c’è alcuna suggestione cromatica, pittorica, ma poesia commossa che riesce, sempre, a trovare quelle parole che, da sole, innalzano e consolano. Ad majora Bruno!

white_info.png

Annunci in Bacheca

  • image
  • image
  • image
Previous Next
Tucci Motors

Come eravamo - Foto d'epoca

Loading script and Flickr images

The Best Bookmaker Betfair Review FBetting cvisit from here.

Traduttore

Italian English French German Spanish
white_arrow.png

Calendario articoli

Aprile 24
L M M G V S D
1 2 3 4 5 6 7
8 9 10 11 12 13 14
15 16 17 18 19 20 21
22 23 24 25 26 27 28
29 30 1 2 3 4 5

Seguici su facebook

white_arrow.png

Articoli più letti

  • 1
  • 2
  • 3
  • 4
  • 5
Prev Next

Fatti straordinari: NATUZZA MI DISSE: “ …

Fatti straordinari: NATUZZA MI DISSE: “ Guardate meglio il Vostro orologio…adesso mi credete?”

Hits:42932|VISITE Franco Inzillo - avatar Franco Inzillo

Il lungo calvario di Natuzza Evolo

Il lungo calvario di Natuzza Evolo

Hits:22708|VISITE Sharo Gambino - avatar Sharo Gambino

Inchiesta su Paravati | Il caso di Natuz…

Inchiesta su Paravati | Il caso di Natuzza…una diatriba per denaro e potere!

Hits:17002|VISITE Domenico Calvetta - avatar Domenico Calvetta

Il mistero della foto di Padre Jarek.

Il mistero della foto di Padre Jarek.

Hits:13816|VISITE Domenico Calvetta - avatar Domenico Calvetta

La mia terra spogliata di tutto dal 1860…

La mia terra spogliata di tutto dal 1860 ad oggi!

Hits:13574|VISITE Antonio Nicoletta - avatar Antonio Nicoletta

Rivista Santa Maria del Bosco - 89822 Serra San Bruno. Reg. n. 1/15 Tribunale Vibo Valentia. Copyright © 2021 Rivista Santa Maria del Bosco. Tutti i diritti riservati. Web Designer Marco Calvetta

Questo sito utilizza cookies. Se vuoi saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookies clicca su “Maggiori Informazioni” e leggi l’informativa completa. Cliccando sul tasto “Accetto” acconsenti all’uso dei cookies. Maggiori Informazioni