Spesso allinea gli oggetti con una tale precisione sbalorditiva; i suoi comportamenti vengono ripetuti in modo ossessivo. Ha un eccessivo interesse per oggetti, in particolare se hanno forme tondeggianti. Si isola dalla realtà, in un mondo che si sente di vivere a tutti gli effetti. Si allontana difficilmente dal suo ambiente e non tollera che venga invertita la collocazione di oggetti e mobili. L’ incidenza varia da 5 a 50 persone su 10000, colpisce prevalentemente i soggetti maschili, si manifesta quasi sempre nei primi 3 anni di vita. Prima del xx secolo non esisteva il concetto clinico di autismo, nell’ antichità si attribuiva l’ autismo e altri disturbi alle fate, si credeva sostituissero di nascosto i propri neonati, con quelli umani. Normalmente i sintomi possono sembrare simili alle caratteristiche dell’introversiome; circa il 50% dei soggetti con autismo non acquisisce, o molto limitatamente la capacità di espressione mediante il canale verbale. In molte occasioni si esprimono in modo bizzarro. Gli autistici mostrano un apparente carenza di interesse e di reciprocità relazionale con gli altri; hanno una tendenza all’isolamento e alla chiusura sociale. Gli autistici hanno difficoltà nel cominciare una conversazione e a rispettare i “turni”. La gravità e la sintomatologia dell’ autismo variano molto da individuo a individuo e tendendo nella maggior parte dei casi a migliorare con l’età. Molti studiosi come Longond Down, lundwing Binswanger, Eugen Bleur, Ernil Kraepelin, Hans Aspeger, Leo Kanner, Melanie Klein, Margaret Mahler, Frances Tustin, Donald Meltzer hanno per anni studiato delle probabili cause a questa sindrome, e grazie al progresso e all’ ossercazione scientifica che alla base c’è un deficit neurologico. La spicoanalisi è stata accusata di colpevolizzare la figura genitoriale, attribuendo la causa della sindrome a un disturbo dei rapporti umani. Ad oggi non esiste ancora un trattamento specifico, raramente è possibile la remissiome totale dei sintomi. Passa intere giornate a sfogliare l’ elenco telefonico, conosce tutti i nomi e ogni corrispondente numero, li ripete ogni giorno senza farsene sfuggire uno. Sono la mente di un bambino autistico.
Scritto da: Natascia Muzzí 4B Istituto superiore Luigi Einaudi Serra San Bruno – (Articolo a cura della professoressa Carmen Vona)