Figlia mia, da dentro questa cella, lascio queste parole
sospese nel tempo, perché un giorno tu possa sentirle
posarsi delicatamente come petali sulla tua anima.
Sei, bambina mia: un candido bocciolo,
ma le tue radici ed il tuo stelo son ancora troppo fragili
per opposi al crudele vento della pedofilia, che tutto spazza
con le sue raffiche di spietata crudeltà,
e questo ti ha lasciato tremante negli stridii della tua paura.
Ed ora, hai bisogno di cure d’amore sano, perché tu possa sbocciare.
Sai? Amor mio, si può lottare contro la perversione
ma bisogna affrontarla con tutto sé stessi, senza paura.
E noi, che della pedofilia ne conosciamo l’intensità devastante,
così l’affronteremo! E tu… sarai un meraviglioso fiore.
Figlia mia, trasforma la tua sofferenza in tenera sensibilità
così potrai capire, ed aiutare chi in tempi diversi la stessa vivrà.
Conserva la tua rabbia se vuoi, ma non trasformarla in odio.
Sei, bambina mia, la mano di pace che mi ha impedito di uccidere
con le mie mani d’ira quel corpo di perversione, prima accanto a te,
ora distante: con le mani alle tempie, le dita a torchiare i suoi pensieri
rinchiuso nelle sue notti dietro le sbarre della giustizia.
Ma ora, questa mia colpa di violenza ,esaurendosi lentamente,
mi dona la possibilità di parlarti, solo così, da dietro le sbarre della legge.
Sai? Amor mio, supererai ogni timore, ogni solitudine
e ti custodirò… come tu hai fatto con me… forse un po’ di più.
Ascolta: permetti a questi petali dalla fresca fragranza di speranza
di avvolgerti e di posarsi su qualunque strada tu sceglierai di viaggiare.