Questa fresca brezza notturna s’infrange sulla pelle
come fosse una carezza donatami dall’ Universo
ed i miei occhi sono immersi tra le stelle
ed i ricordi in questa notte di nostalgia.
Ora una stella cadente fende l’ oscurità
concedendomi un sorriso ed una segreta speranza
che rivolgo alle vittime, come me, di bullismo.
Riaffronto, così, senza più paura i vecchi attimi.
Rivedo la mia vita derisa dai volti ridenti
di chi fondava il suo potere sulle mie fragilità;
mi rivedo blindarmi nel silenzio
e non gridare se non con voce soffocata.
“Ascolto”, “aiuto”, “vicinanza” :
parole presto banalizzate
da una lacrima di solitudine trattenuta dentro;
presto rivalorizzate da un gesto di Bene … concreto.
Rivedo i volti di chi Bene mi ha donato
e sono sorridenti, vivi e provo gioia nel ricordarli.
Rivedo i volti di chi per troppo tempo mi ha fatto del male
ed un’ indifferente noia mi lasciano, ora che ne sono immune.
Ed in questo confronto trovo la mia serenità:
persino la cattiveria muore, si dissolve, svanisce nel passato;
rimane il Bene, essenza degli attimi capaci di lasciare nostalgia.
“Nostalgia”: è questo sorriso che rimane nonostante tutto.
Ritorno all’eleganza di questo cielo stellato
col mio sorriso poca fa lievemente accennato
che è ora vivo e parte di questo scintillio di vita;
custodendo nel silenzio la mia segreta speranza …