In questo nuovo appuntamento con “i rimedi della nonna” capiremo meglio come utilizzare una pianta molto diffusa nel nostro territorio, l’avra (alloro).
Un arbusto sempreverde presente in quasi ogni giardino. Curato per dare un tocco ornamentale come siepe, divisorio o semplicemente nato spontaneamente. Nell’ antica Roma, l’ alloro, era considerato il segno del trionfo, simbolo di saggezza, intelligenza ed onore; tanto che i generali vittoriosi ne indossavano una corona sul capo fatta con le sue foglie e ancora oggi la si regala per festaggiere i neolaureati .
Rinomata pianta officinale e aromatica è sempre piu’ apprezzata perche’ ricca di ferro, selenio, zinco, potassio. Svariatie le sue proprieta’ :
rilassante, per combattere stress, nervosismo;
digestive, per i dolori di stomaco;
mucolitiche , per attenuare raffreddore e tosse;
diuretiche.
tra i mille usi ne è la regina di tisane, infusi, decotti e per esaltare il gusto deciso di carni selvatiche come ad esempio nei ragu’ di cinghiale. è consigliabile essiccarne le foglie per poterle utilizzarle in qualsiasi evenienza. Per fare una buona tisana io porto a bollore l’ acqua e a fuoco spento immergo qualche foglia per circa 10’, una volta filtrata è pronta da gustare. Il suo aroma particolare e deciso rievoca le prime serate autunnali serresi dove le temperature si abbassano, le luci dell’ imbrunire si fanno sempre piu’ fitte e i primi comignoli si accendono! Come a preannunciare che l’ inverno sta per arrivare!
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10 Novembre 2017