Grazie al web abbiamo conosciuto da qualche mese Bruno Tedeschi-pittore nonostante lui abiti ad un tiro di schioppo da Serra. Lo conoscevamo invece da adolescente quando negli anni sessanta frequentò la scuola media e poi l’istituto tecnico commerciale. Successivamente un vuoto di oltre cinquant’anni e solo oggi lo rincontriamo nel suo singolare ed interessante nuovo ruolo. Lo andiamo a trovare nella sua casa di Spadola con il fotoreporter emergente serrese Michele Barillari e l’amico Salvatore Scrivo. Ci accoglie con la sua impeccabile parlantina in una casa super pulita e ordinata. Classe 1947, con inalterata lucidità mentale e durante la successiva piacevole conversazione, ci dice che ha avuto questa passione fin da tenera età trasmessa da suo zio Pasquale Salerno; non si sente un artista ma ha una sincera passione per la pittura, rafforzata ancor di più, dalle frequentazioni con il noto artista serrese Giuseppe Maria Pisani, suo mentore negli anni 60’, dal quale ricevette consigli e direttive utili che servirono a migliorare la qualità delle sue opere. Fu direttore e ispettore delle Poste nel nord Italia per poi trasferirsi nel settore della scuola pubblica come insegnante di dattilografia e stenografia, oggi ramo informatico. Mente elastica diciamo noi, che come un pendolo d’orologio riuscì in modo disinvolto ad insegnare nella vita pubblica algide materie di numeri e sigle, per poi passare nella vita privata al pathos e ai caldi sentimenti di cui sono impregnate le sue opere. Dopo le esperienze giovanili dei dipinti di olio su tela di canonica fattura, preferisce attualmente lavorare con inchiostro di china e acquerello. Fatta questa premessa, passiamo ora a recensire i suoi lavori entrando nell’atelier dell’autore, senza cadere però nella trappola dell’adulazione e degli ipocriti giudizi apologetici, piuttosto preferiamo giudicare dalla posizione comoda di spettatori “super partes”! >>L’articolo segue dopo le foto<<
Dall’osservazione reiterata dei suoi dipinti, scevra da rumori e distrazioni quotidiani, emerge la personalità riservata e fantasiosa dell’autore che predilige ed eccelle nella ritrattistica e nei paesaggi. La sua arte proviene da una tradizione di realismo schietto ed umano; usa nelle sue opere, sia il bianconero e sia un cromatismo vivace e smagliante che colpisce l’animo dello spettatore sensibile. La particolare raffinatezza esecutiva viene messa al servizio di immagini di immediata verità umana e psicologica. La sua attenzione è rivolta a soggetti umili, come donne e bambini neri – da cui trasse ispirazione da un libro regalatogli dalla sua compagna – o a qualche simpatico personaggio delle nostre contrade; meno attenzione per i ritratti dei grandi della storia come Fidel Castro, vecchio e rassegnato, e Pier Paolo Pasolini con la madre in un toccante abbraccio di tenerezza. Assente l’arte sacra con tutte le sue esplicazioni metafisiche. Alcuni soggetti dei ritratti sono reali e vorrebbero parlare ma non serve la parola, perchè i loro occhi rispecchiano lo stato d’animo dell’attimo, ora triste, ora sorridente e poi imbronciato. I drappeggi e gli abiti che ritraggono le persone nere “sembrano vogliano uscire dalla superfice piatta del dipinto”, prendere vita ed essere toccati; negli scorci dei paesaggi viene la voglia di abbandonare il nostro caos quotidiano per entrare nel silenzio delle mura diroccate della Lacinia o percorrere la stradella tappezzata di foglie d’autunno che forse porta in Paradiso. In alcune sue opere vi è una costante ricerca di una massa plastica degna dei grandi e dove la luce filtra e tornisce le figure. Infine sia detto per inciso, neanche i suoi denigratori non possono negare la limpidezza della sua pennellata di suprema sicurezza e armonia. Invito gli appassionati ad osservare attentamente i dipinti a colori su Fb!
Finisce questa piacevole conversazione tra gli scatti professionali del giovane Michele Barillari, nostro moderatore on line, sorseggiando una fresca limonata, promettendoci tutti che continuerà la nostra fervida collaborazione in onore del trionfo della bellezza che salverà il mondo!
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15 Febbraio 2025