La cittadina della Certosa è finita ancora una volta sul set cinematografico con le riprese del film “I racconti della Domenica” che si sta girando in Sicilia e in Calabria per la Società di produzione “Movie Side Cinematografica srl”. Si sottolineano le parole ‘ancora una volta’ perché non è la prima volta che il mondo del cinema presta attenzione alla nostra cittadina. Nel 1963 Serra ha ospitato la troupe del film “La ballata dei mariti”, diretto da Fabrizio Taglioni, con Memmo Carotenuto e Aroldo Tieri. Ma in quella occasione non c’è stata la partecipazione diretta di comparse o attori scelti tra i cittadini del luogo. Questa volta, invece, con una convenzione col Comune, che dà diritto alla Società produttrice di girare fino al 2020, sono stati fissati i termini e le condizioni di reciproca collaborazione tra cui l’ingaggio di ‘comparse’ selezionate tra cittadini residenti del luogo. Questa clausola ha dato modo a molti nostri compaesani di sperimentare il brivido e l’emozione di comparire sulle scene del film e di dare sfogo alla loro voglia di essere tra gli ‘attori’ del cast, che annovera tra gli altri personaggi di grande fama tra cui Nino Frassica, Stella Egitto, Francesco Montanari e Paolo Briguglia. Non meno autorevole è il nome del regista: Giovanni Virgilio, un giovane cineasta che ha realizzato il film “Malarazza – Una storia di periferia”, considerato dalla critica come uno dei più bei lavori cinematografici degli ultimi anni. Orgoglioso e soddisfatto il gruppo delle comparse che per tre giorni ha seguito i lavori del film, prestando una preziosa collaborazione alla ripresa delle varie delle scene ambientate per lo più davanti e dentro la chiesa dell’Addolorata, a Santa Maria, nel piazzale della Certosa e all’interno dell’area industriale ‘La Foresta’. Per l’occasione questi luoghi hanno assunto l’aspetto di epoca ottocentesca, periodo a cui fa riferimento la trama e l’ambientazione del film. Per invecchiare i luoghi il regista non ha dovuto fare nemmeno molta fatica in considerazione della lentezza con la quale la cittadina si muove verso il futuro, ma sono bastati pochi ritocchi come la rimozione di qualche cartello stradale, l’affissione di qualche manifesto d’epoca e la passeggiata romantica sui pezzi di piperno del corso di qualche mucca pellegrina. Il resto lo hanno fatto gli attori con i loro abiti ottocenteschi, indossati come fossero capi di moda all’ultimo grido.
I nostri compaesani-attori hanno dato il meglio di loro stessi. Si sono finti massaie, contadini, bovari, signorotti ed altro ancora. Non sono mancati i gentiluomini, le nobildonne, i cavalieri, le dame e le belle castellane, ben calati nei personaggi e, soprattutto, nei vari ruoli assegnati, portati tutti a buon fine tra la soddisfazione della produzione e dello stesso regista. Al termine delle riprese, che si sono protratte nella cittadina della Certosa per molti giorni, il regista Giovanni Virgilio si è dichiarato molto soddisfatto per il lavoro effettuato e si è complimentato con le numerose comparse del posto che hanno dato la loro collaborazione in modo molto impegnativo e rendendo al massimo delle loro capacità. Probabilmente quello di Virgilio non è un addio definitivo a Serra San Bruno, ma un semplice arrivederci. La troupe cinematografica ritornerà nella cittadina nel caso dovesse essere necessario ripetere, perfezionare o aggiungere nuove scene al film la cui lavorazione proseguirà in Sicilia e precisamente nella cittadina di Troina in provincia di Enna, dove è ambientato il resto della trama.
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