Pochi giorni fa alcuni allievi del nostro Istituto sono stati i protagonisti, presso il Tribunale dei minori di Catanzaro di un processo simulato. Tale progetto nasce dal Tribunale dei minori di Catanzaro in collaborazione con l’ufficio scolastico regionale con la finalità di prevenire ed evitare un vero e proprio processo penale coinvolgendo le scuole di primo e secondo grado delle province di Catanzaro, Cosenza e Vibo Valentia. Per l’Istituto Luigi Einaudi è il secondo anno di partecipazione e ad essere coinvolte sono state le classi prime e seconde dell’IPSEOA e dell’AFM. I ragazzi sono stati accolti dal Presidente del Tribunale dei minori e dai carabinieri che, trattandosi di minori, operano in borghese. Uno di essi ha spiegato ai partecipanti che il loro compito è quello di occuparsi dei reati commessi dai ragazzi compresi tra i 14 e i 18 anni e di quei maggiorenni che quando si è verificato il reato erano compresi in questa fascia d’età. Ha continuato dicendo che le finalità delle sentenze hanno un’azione educativa e non punitiva, infatti i giovani che si trovano a dover scontare la pena all’interno dell’Istituto carcerario svolgono una vita “normale” con una limitazione della libertà. I ragazzi hanno inscenato un finto processo nell’aula delle udienze al cospetto di alcuni loro compagni di classe, del Presidente del Tribunale e di due giudici onorari. Il copione, che riguardava un caso di diffusione di fotografie scattate ad una minorenne in pose equivoche e poi diffuse dagli “amici” su Whats App, è stato recitato con molta partecipazione ed emozione dai giovani attori. Le loro impressioni alla fine del processo sono state molto positive sostenendo di essersi sentiti coinvolti nella parte che hanno recitato, che si è trattata di un’esperienza educativa e che sarebbero stati felici di ripeterla l’anno successivo.
Scritto da Pirrò Rosalba, Istituto Einaudi Serra San Bruno, classe V B, A.F.M. ( Articolo a cura della professoressa Clara Grillo)