Il Tropea Festival è giunto quest’anno alla terza edizione. Si tratta di un evento, svoltosi dal 21 al 26 ottobre, che coinvolge Tropea, Soriano, Vibo Valentia e anche Serra San Bruno, con lo scopo principale di diffondere la cultura tra i Calabresi. Il Festival è dedicato alla lettura e alla scrittura e quest’anno è stato articolato in più sezioni, all’insegna della multidisciplinarietà: “Una Regione per Leggere” in cui importanti intellettuali italiani si sono confrontati su argomenti riguardanti la regione, “Carta Canta” sezione dedicata alla musica, “Calabria Fabbrica della Cultura” e “Nutri-Menti” una nuova sezione che esalta le tradizioni alimentari. Tra i tanti protagonisti del festival, Roberto Giacobbo (conduttore del programma Voyager) che si è espresso sulla storia e i misteri della Calabria; Alessandro Borghese (famoso chef e conduttore di programmi culinari in televisione)il quale ha presentato il suo ultimo libro “Chef, ma tu come lo fai?”; Walter Veltroni e Bianca Berlinguer, che hanno onorato la memoria del politico Enrico Berlinguer; Giordano Bruno Guerri (famoso autore di libri dedicati per lo più a Gabriele d’Annunzio) il quale fu ospite questo stesso anno dell’istituto superiore a Serra; Vito Mancuso, teologo che per la sezione “Una Ragione per Leggere” presenta il suo libro “Io amo. Piccola filosofia dell’amore”, introdotto nella serata del 21 ottobre dal preside Antonio Ceravolo, presso il Palazzo Gagliardi a Vibo. Anche quest’anno il festival ha quindi coinvolto il paese di Serra.
Giovedì 23 ottobre nell’aula magna del liceo, Mimmo Gangemi, importante autore calabrese e giornalista , ha incontrato gli alunni e prendendo spunto dai suoi libri ( tra cui ricordiamo ” Il giudice meschino” che ha ispirato una serie andata in onda a marzo sulla Rai), ha discusso su importanti problematiche calabresi del presente e del passato. Il giorno dopo sempre all’istituto superiore, è stato presentato il libro “Fabrizia, Serra San Bruno. Storia, Cultura, Economia”. Tra coloro i quali hanno contribuito alla stesura era presente, oltre al preside Ceravolo, Antonio Cavallaro, occupatosi della sezione “cultura”. Un festival di importanza nazionale, la cui particolarità, afferma Gilberto Floriani,il direttore del sistema Bibliotecario Vibonese, sta nella calabresità, < Il fatto cioè di essere un festival letterario istituito in una regione che legge poco e che è ancora marginale rispetto alle dinamiche culturali nazionali>.