Mastro Bruno Pelaggi continua a far parlare di sé. Dopo la notizia che il suo profilo sarà inserito nel Dizionario Biografico degli Italiani della Treccani, un nuovo evento culturale ripropone all’attenzione del vasto pubblico la straordinaria figura del poeta di Serra San Bruno. È di queste ultime settimane la pubblicazione presso l’editore Rubbettino, come prima uscita della prestigiosa collana “Poeti dialettali calabresi”, del volume delle poesie di Pelaggi con introduzione e cura di Tonino Ceravolo. “Poeta-scalpellino”, che un luogo comune vorrebbe anche analfabeta, Pelaggi ha composto alcune pietre miliari della poesia di protesta, non solo calabrese, tra Otto e Novecento. In particolare, le poesie che ha indirizzato al “padreterno”, al “demonio”, al re Umberto I, alla luna non cessano, ancora oggi, di parlare alla coscienza civile di chi le legge. Interrogano l’uomo contemporaneo, lo pongono dinanzi alla storia da cui proviene, ne sollecitano la riflessione sul mondo sommerso degli ultimi. Ma Mastro Bruno non è soltanto un poeta della protesta. Accanto a questa dimensione prevalente incontriamo poesie che, nella freschezza delle scene di vita quotidiana che ritraggono, esprimono una felicità compositiva e una leggerezza divertita impareggiabili, come se fossero state composte per incatenare il lettore con le loro “malizie”. Il piccolo rione serrese dello “ZZaccano” diventa un luogo “universale”, popolato di personaggi indimenticabili nella loro multiforme quotidianità, vivo di quella vita che soltanto i posti che hanno un’anima riescono ad avere. Il volume curato da Tonino Ceravolo ha, inoltre, una particolarità che merita di essere segnalata, poiché ripropone anche l’edizione delle poesie di Pelaggi data alle stampe da Sharo Gambino nel 1973 e da allora introvabile perché mai più ripubblicata. Le due maggiori personalità letterarie – Pelaggi e Gambino, appunto – che l’area delle Serre calabresi abbia prodotto nel corso degli ultimi due secoli si trovano, così, associate in un libro che è anche un omaggio al loro fondamentale lascito culturale.
Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 0 Media: 0]
Articoli Correlati
29 Maggio 2024