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Depresso, mi lasciai cadere nella notte,
muto, sordo, cieco, immobile.
Oggi, ricordo soltanto i giorni in cui fuori,
la luna grande e rossa, divampava sovrana,
in un cielo stupendo.
E, rimango ancora disteso, immobile, come morto;
mentre quieto, respiro ancora e avverto inesorabile
un acido mortale che mi trapassa, lento e,
attraverso le viscere vuole invadere il regno del mio animo.
Incredibile, io vivo ancora!