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Amami
col sorriso di un bimbo
che gioca
in un giardino fiorito,
con uno sguardo all’infinito
che coglie l’attimo
della nuvoletta frivola
nel cielo d’autunno.
Amami
con una lacrima
che bagna
un quaderno ingiallito di memorie,
con una preghiera
recitata al crepuscolo del giorno
rivolta al Dio dell’abbraccio.
Amami!
Domani…forse!