E’ trascorso quasi un anno da quando Il priore uscente della Certosa di Serra San Bruno; Dom Jacques Dupont, nell’imminenza della sua partenza per svolgere la nuova funzione di Procuratore Generale dell’Ordine -assegnatagli dal Reverendo Padre Generale dom Dysmas de Lassush- ha voluto esternare i suoi sentimenti nei confronti di quanti, nell’arco dei 21 anni di priorato in terra di Calabria, l’avevano circondato di affetto e devozione. Nel congedarsi ha così esternato il suo pensiero:“È stato un grande dono di Dio vivere tanti anni in un luogo che aveva già incantato San Bruno. I vari e numerosi contatti con i Serresi e i Calabresi mi hanno arricchito umanamente e spiritualmente”. Per quell’evento, tutta la comunità dell’eremo serrese, ha invocato il dono dello Spirito Santo su Dom Jacques Dupont e su Dom Basilio Maria Trivellato -priore entrante che stava per lasciare la Certosa dello Spirito Santo in Farneta (Lucca) per giungere alla Certosa Serrese-.
Di Dom Basilio conoscevo poco: di carattere molto riservato, di origine veneta, poco propenso a uscire fuori le mura della clausura; inoltre, che di recente aveva presenziato e relazionato alla presentazione del volume: La strage di Farneta: un brano di Storia poco sconosciuta che rievoca il sacrificio di dodici certosini fucilati dai tedeschi nel 1944 (opera del vaticanista del “Corriere della Sera” Luigi Accattoli). Poco, per scrivere qualche cosa di veramente interessante sul nuovo priore. Comunque ho passato la notizia ad un giornale vibonese corredandolo con una foto che ritraeva Dom Basilio in piedi sulla porta di una chiesa. Qualche settimana dopo, per una coincidenza inaspettata, mentre giravo in macchina nei pressi della Certosa ho incontrato due certosini che passeggiavano intorno alle mura: era il 9 dicembre 2014. Ho riconosciuto Dom Basilio che accompagnato dal Vicario stava facendo un giro all’esterno della clausura. Mi sono avvicinato per esprimergli, anzitutto la sorpresa dell’incontro, e poi gli auguri per la sua nuova missione. Mi ha accolto come un vecchio amico e si è dimostrato contento di scambiare qualche impressione con uno del luogo. Ho risposto alle sue tante domande ed è rimasto sorpreso nell’apprendere che qualcuno aveva scritto e commentato il suo arrivo. Dopo una stretta di mano, sempre accompagnato dal Vicario, ha ripreso il cammino. Sono rimasto a osservarli mentre si allontanavano in quella perfetta natura mistica e, spero vogliano perdonarmi se ho osato scattare qualche foto.
Dopo qualche settimana ho ricevuto una missiva del nuovo priore dove, oltre a ringraziarmi per un libro che gli avevo donato, univa l’elenco dei tratti salenti della sua vita; che riporto fedelmente:
Dom Basilio Maria Trivellato
– Nasce il 14 settembre del 1934 a San Pietro Viminario (PD). Terminato il ginnasio nel seminario di Feltre (BL), nel 1953 entra nel seminario maggiore interdiocesano di Belluno dove frequenta il liceo e il quinquennio di teologia.
– Avrà come suo insegnante d’arte, diritto e catechetica, Mons. Albino Luciani, diventato Papa con il nome di Giovanni Paolo I.
– Viene ordinato sacerdote il 29 giugno del 1961 nel Duomo di Feltre e diventa vice rettore del seminario interdiocesano.
– Dal 1965 al 1979 è parroco ad Arson, Lasen, Meano e contemporaneamente segretario dell’Ufficio Catechistico diocesano. Solo nel 1979
– A 45 anni decide di abbandonare tutto ed abbracciare la vita monastica eremitica, ed entra nella certosa dello Spirito Santo a Farneta (Lucca).
– Dopo la professione solenne ricopre l’incarico di Procuratore per undici anni e di Priore per altri tredici.
– Infine ritorna, come Priore, nella Certosa di Serra San Bruno il 28 11 2014 dove aveva soggiornato per due anni (1999-2000) come Vicario; con l’incarico di celebrare la Messa domenicale alla Cappella esterna della Certosa.
– D. Basilio Maria è un grande amante di San Bruno, di Serresi e del loro territorio: “…per la sua amenità, per il suo clima mite e sano… per la ricchezza di fiumi , ruscelli, sorgenti, di orti irrigati… di alberi da frutto svariati e fertili!” (San Bruno a Rodolfo il Verde)
– D.Basilio, all’inizio dl suo mandato, ha affidato a Santa Maria del Bosco e a San Bruno i Serresi, specie gli ammalati, gli emigranti e i poveri; implorando grande prosperità, concordia, benessere materiale e spirituale per tutti.
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