Dialoghi interiori di una figlia spirituale di Natuzza
E parlava con gli angeli ed i morti e alle migliaia di persone che le hanno chiesto aiuto e conforto ha sempre dato segni tangibili del suo straordinario dono. Segni che non sono morti con lei e sicuramente non moriranno come lei stessa ci ha assicurato nel testamento spirituale dell’11 febbraio del 1998: “Rinnovo il mio amore per tutti. Vi assicuro che non abbandono nessuno. Voglio a tutti bene. E anche quando sarò dall’altra parte, continuerò ad amarvi e a pregare per voi. Vi auguro che siate felici, così come sono io adesso con Gesù e la Madonna”. E sono tanti, tantissimi, i suoi figli spirituali, che ogni giorno sentono il bisogno di testimoniare l’esperienza vissuta nell’ incontro con Natuzza. Sono tante le testimonianze raccolte in questi anni, tante tenute nel cassetto del cuore e tante raccontate anche attraverso pubblicazioni da molti figli e figlie spirituali. Una di queste, in particolare, è Anna Rita Mattei da Terracina, poetessa ospite con merito della nostra Pagina della Poesia. Già nel 2012 aveva dato alle stampe “Natuzza – Il Cielo sulla Terra”, col quale affermava che “ciò che si scopre durante il cammino di fede, non dobbiamo tenerlo per noi, ma annunciarlo, gridarlo e testimoniarlo nonostante il rifiuto e la resistenza da parte di molti”. Oggi la nostra poetessa ci offre un’altra raccolta di testimonianze, preghiere, poesie e riflessioni. Si tratta di “In intimità con Maria” con sottotitolo “Dialoghi interiori di una figlia spirituale di Natuzza Evolo”, edito in proprio nell’ottobre di quest’anno. È il “diario dell’anima” come lo definisce, in presentazione, don Giovanni Cananzi suo padre spirituale.
E il diario inizia con questi sentimenti: “ricordo le emozioni di quella prima volta nella grande spianata di Paravati, quando attendevo l’arrivo della statua della Madonna in mezzo a migliaia di persone che, trepidanti, l’aspettavano con la corona in mano. Mi sentivo smarrita e mi chiedevo:’Come mai tanto fermento, tanta gioia, tante lacrime nell’attesa di una semplice statua?’ Ma uno strano tremore percorreva tutto il mio corpo, quando vidi quell’immenso mare di gente alzarsi in piedi e gridare con voce commossa: ‘Ecco Maria!’ Tutti iniziarono ad alzare la loro corona, quasi a dire a quella Madre che si avvicinava: ?Eccomi sono qui!’
Da allora, sempre, a Paravati o nella sua Terracina Anna Rita grida il suo “Eccomi!”
Stiamo leggendo un testo, certamente, dettato, ispirato dalla mistica di Paravati che guida la propria figlia e tutti noi “con la sua missione di Mamma”. I suoi racconti, le sue preghiere e riflessioni, come i suoi versi, sono ricchi di passione, di tenerezze e di abbandoni in Cristo; scritti toccanti e drammatici e pur pervasi di gioia che ricordano le ferite della nostra Storia. Eppur si può guarire, è possibile guarire se – ci ricorda la Figlia di Terracina nel suo primo libro – accogliamo “ Gesù [che] si presenta nella tempesta, nel vento implacabile e il seme che getta deve radicarsi, morire, diventare pianta e poi albero dalle ampie fronde”.
Tutto il libro, scrive il Mariologo Filippo Marino in prefazione, “è esemplare perché coniuga con sapienza agiografica il senso dello scrivere, il senso del vivere e l’aspirazione più nobile di ogni uomo e di ogni donna che è il desiderio di verità.” La verità attraverso “l’amore, la lode ed il rendere grazie al Signore che prorompono dal cuore [di Anna Rita] e diventano un impeto poetico”, scrive don Cananzi. Ed ancora, per il Padre spirituale, “quando deve raccontare la sua esperienza, il suo cammino spirituale,alla nostra autrice viene naturale fare ricorso alla poesia come s. Giovanni della Croce.”
Infine ancora una volta è bello ricordare che la valenza del lavoro editoriale di Anna Rita Mattei si arricchisce di più per il fatto che il ricavato dell’acquisto va a favore dell’erigenda chiesa del Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime in Paravati. Il grande desiderio della Madonna e di Natuzza.