Riconoscimento conferito dal sodalizio catanzarese dell’Editore Ursini perché una delle più qualificate autrici della Calabria
“La famiglia dell’Accademia dei Bronzi – come dichiara il presidente Vincenzo Ursini Editore– diventa sempre più grande e allarga i suoi orizzonti culturali, accogliendo nuovi soci, tutti con ottime referenze nel settore delle lettere e delle arti”. Così, dopo aver nominato il crotonese Michele Affidato, orafo dei Papi, socio honoris causa, l’Accademia dei Bronzi di Catanzaro ha scelto anche i nuovi soci benemeriti per il 2017. Si tratta dei poeti Mariella Bernio, Maria Concetta Giorgi, Rocco Pedatella, gli artisti Marcello La Neve e Giuseppe Rizzo e la nostra acclarata poetessa Caterina Tagliani“. L’amica e nostra preziosa collaboratrice Caterina Tagliani, Accademica, poetessa e scrittrice di gran vaglia, nativa di Crema ma residente da tanti anni a Sellia Marina. Laureata in Pedagogia ed un Master in Bioetica e Sessuologia presso l’Università Teologica “San Tommaso” di Messina. Pluripremiata in ogni dove, in Italia e all’estero: prestigiosi riconoscimenti le vengono, tra i tanti, dal Circolo Culturale Mario Luzi, dall’Universum Academy Switzerland, dall’Accademia Internazionale “Il Convivio”. Autrice anche di “Hannah Arendt: libertà e rivoluzione” edito, nel 2014, da Vincenzo Ursini di Catanzaro, saggio di filosofia utilizzato per Lectiones Magistrales” nei Licei della Calabria. Di recente ha pubblicato la silloge di poesie “Libero è il vento” dal quale si ricava una poesia che non rincorre chimere o sogni vacui, ma si innesta in una realtà che le vive intorno e dentro. Da essa trae, con intelligente e vivido linguaggio, versi che vivono di un realismo proprio e di una sofferenza di rassegnazione sì ma di speranza. Ha curato, inoltre, alcune prefazioni e redatto testi critici di qualificate antologie letterarie. “È, insomma, una delle più qualificate autrici della Calabria”, come giustamente vanta Ursini. Per la stessa Accademia e la stessa Editrice catanzarese segue il “Premio Alda Merini” ormai dall’Edizione del 2010. Nel maggio del 2016 al “Premio Franco Loria – Città di Crotone” la sua lirica “Fra quelle carte sparse” ha conquistato la seconda posizione perché “è poesia che esprime con delicata grazia lo stupore incantato dell’anima: uno stupore che dona a tutti la liricità pura dell’anima della poetessa e il senso della quotidianità della nostra esistenza. Il verseggiare esprime una partecipazione che si trascina sul filo della memoria dove c’è un affresco gentile di un mondo perduto, ma che è vivo nel cuore della poetessa.”
È una lirica, questa di Caterina Tagliani, capace di catturare anche il più distratto dei lettori e piace ospitarla nella nostra Pagina della Poesia. La poetessa – scrittrice di Sellia Marina ci appare quasi impegnata in una sorta di denuncia per una umanità troppo legata agli odi ed alle violenze. Una denuncia accorata ma con una speranza per una diversità di vita. È poesia asciutta, umanissima che esprime la delusione disperata di chi scuote furiosamente una porta e rimane per sempre esclusa in un esilio perpetuo. L’amica Caterina canta la scarsa luce che accompagna l’uomo nella vita di oggi, l’amara pena del viaggio e l’eterna sosta alle soglie della grande luce.
Piace ripetermi nel dire che tutta la poetica della Tagliani è capace di catturare anche il più distratto dei lettori perchè impegnata in una sorta di denuncia per una umanità troppo legata agli odi ed alle violenze. Una denuncia accorata ma con una speranza per una diversità di vita. È poesia asciutta, umanissima che esprime la delusione disperata di chi scuote furiosamente una porta e rimane per sempre esclusa in un esilio perpetuo. L’amica Caterina scrive e connota l’uomo nella vita di oggi, l’amara pena del viaggio e l’eterna sosta alle soglie della grande luce.
E allora felicitazioni all’amica Caterina per questo ennesimo riconoscimento, meritatisssimo, perchè la nostra poetessa si lascia trasportare libera come “libero è il vento, a nessuno appartiene… amante delle nuvole e del sole/della sera, della notte e del mattino./Libero sempre e prigionier d’amore.” E come il vento va portando di qua e di là non solo la sua insuperabile e prolifica creazione poetica quanto la sua voglia di veicolare cultura per crescere e far crescere.