Alla poetessa serrese il Premio speciale “Pacth Adams” alla 3^ Edizione del concorso “I tuoi occhi senza di me” di Ercolano. Anche a Caterina Tagliani il Premio della Giuria.
La sua pelle
Quanta paura colma
il suo cuore di bimbo
quando quell’uomo
che sembrava gentile
lo prende per mano
e lo porta lontano.
Quanta paura nascosta
in quegli occhi che fino
a qualche giorno prima
eran innocenti e che ora
non brillan più di gioia.
Chiude quegli occhi…
serra le labbra…
con la mente si rifugia
nel silenzio di ricordi belli…
l’ abbraccio dolce della mamma…
i colori e il profumo dei fiori…
il cinguettio degli uccelli…
il luccichio delle stelle…
mentre quel mostro
si prende la sua pelle.
Una lirica da leggere, ma soprattutto da meditare e da intendere come messaggio di fede e di speranza. L’uomo d’oggi, spesso avulso da interessi spirituali , oppresso dallo sfrenato consumismo ed edonismo, ha bisogno di ritrovarsi, di reintegrarsi, di credere nelle proprie qualità umane, ma, soprattutto, ha bisogno di reinserirsi in un contesto sociale dove l’uomo sia fratello dell’altro uomo. È una bella poesia, della poetessa di Serra San Bruno Bruna Marino, di indubbio valore, fresca e genuina e chiara in ogni suo verso. È una poesia alla quale, meritatamente, nei giorni scorsi, in quel di Ercolano le è stato assegnato il Premio speciale “Pacth Adams”, nell’ambito della 3^ Edizione del Concorso internazionale di poesia “I tuoi occhi senza di me” organizzato dalla Fondazione Barbara Vito onlus di Santa Maria Capua Vetere. C’è da dire che non si tratta del solito concorso, del solito Premio esclusivamente destinato alla divulgazione della poesia e della cultura ma stravolta si è trattato di ben altro. La rassegna letteraria, originata da un’idea del medico-poeta Giuseppe Brunasso e dell’avv. Antonietta Caputo, ha lo scopo dichiarato di “veicolare il messaggio della donazione degli organi, del midollo osseo, del cordone ombelicale, del sangue e dei suoi derivati, attraverso il tramite della poesia e della sensibilità dei poeti.” Ed Infatti, il ricavato della manifestazione culturale è stato devoluto alla Soc di Ematoncologia pediatrica dell’Ospedale “Pugliese-Ciaccio” di Catanzaro diretta dalla dott. Maria Concetta Galati. Perché premiare il far poesia dell’amica Bruna? Perché le sue riflessioni in versi, sono sue, dettate anche dalla sua sofferenza, sono spontanee e nascono dalle conversazioni con la gente poco fortunata. Ovviamente sono riflessioni volutamente poetiche perché Bruna ama esprimersi in tal maniera, e però non hanno alcuna pretesa intellettuale ma vogliono essere un interrogativo intimo e personale da offrire alla meditazione del lettore/lettrice. Nella stessa manifestazione di Ercolano, anche la nostra collaboratrice Caterina Tagliani è stata insignita del Premio della Giuria per la poesia “l’albero della vita” e si dice entusiasta perché, come dice la stessa, “è sempre un grande piacere partecipare ad un Concorso le cui finalità umanitarie sono volte al bene di una comunità.”Infine, ricordiamo che Bruna Marino, il prossimo 3 agosto, per la poesia “Lacrime”, “qui intese come l’unico mezzo per lavarsi dalle sofferenze perché ogni espressione della nostra esistenza ha dignità di essere vissuta”, sarà premiata con Targa del Presidente, riconoscimento assegnato direttamente da Vincenzo Ursini, presidente dell’Accademia dei Bronzi di Catanzaro