Successo ampiamente meritato quello della poetessa serrese Silvana Costa, dopo la presentazione per la prima volta, della sua seconda pubblicazione di una silloge poetica Nel silenzio dell’anima, che ha destato curiosità, interesse ed ammirazione fra il pubblico presente, soprattutto fra le persone “addette ai lavori”. Un evento preventivamente sofferto come le sue poesie, ma che alla fine ha soddisfatto le aspettative dell’autrice, dei familiari e delle sue amiche ( soprattutto Tiziana Barbara e la sorella Sara ) che l’hanno aiutata alla buona riuscita della manifestazione. Curata nei minimi particolari, la sala Chimirri si presentava vestita di nuovo, con addobbi floreali e i disegni della giovane promessa Teresa Ruberto, intervistata poi da Antonio Zaffino, personaggio versatile di stile nelle presentazioni ludiche e culturali, con il ruolo sera di venerdì di coordinare gli interventi. Sala e serata “condite” pure dalla presenza professionale di Bruno Tassone ( Parafonè ), scrittore e autore che con la chitarra accompagnava l’emozionante lettura delle poesie. Foto e video- riprese professionali di Gerardo Rachiele, presenze istituzionali serresi: il sindaco Alfredo Barillari, Rosanna Federico e Daniele Galeano, ai quali veniva riconosciuto come nuova amministrazione serrese un interesse speciale verso la cultura e attenzione verso il decoro cittadino. Fra il pubblico da annotare alcuni poeti che collaborano con la Rivista Santa Maria del Bosco- Serra San Bruno e Dintorni, come Antonio Franzè, scrittore proveniente da formazione classica e vincitore di concorsi di poesie in vernacolo, Bruna Filippone, Maestra di eventi culturali, Grazia Bertucci che cura con amore la pagina della poesia e il neo medico e dolce poeta Bruno Iennarella, da Sorianello. Il primo ad intervenire l’avv. Domenico Calvetta nella sua qualità di Direttore Editoriale della Rivista Santa Maria del Bosco- Serra San Bruno e Dintorni, che dopo i saluti ufficiali, ha parlato brevemente della “ Poetica di Silvana Costa”, nata e cresciuta nella menzionata rivista, che rappresenta una fucina e lancio culturale nella pubblicazione di libri per alcuni poeti e scrittori. Entrando nel vivo del compito assegnatole, il direttore ha detto pure che l’autrice “incentra il suo pensiero sulla poesia sentimentale, nutrita di affetti e di idee dove alla base si muove una letteratura che attinge alla cognizione dolorosa del vero”.
“Essa predilige il genere lirico che è la vera poesia da intendersi sfogo del cuore che conosce solo la sincerità dell’ispirazione”. E ancora: “ …all’attento analista non può sfuggire, in alcuni composizioni, il pessimismo esacerbato dell’autrice e l’assenza del metafisico e del sopranaturale”. Ed altro ancora! Poi è intervenuta la presentatrice ufficiale, appartenente pure lei alla famiglia delle poetesse, l’ins. Angela Varì di Soriano Calabro che ha vivacizzato la serata con la sua sfavillante oratoria, attraverso la recitazione di alcune poesie che al dolce suono della chitarra, hanno suscitato emozione e interesse nel pubblico presente. Tra una lettura ed un’altra, ha conversato con Silvana sui contenuti e sui significati di talune liriche, come “Oh Luna”, “ A Te…”,”Occhi”, “In una bottiglia” ed altre ancora. La Varì ha pure evidenziato l’empatia, la dolcezza e la professionalità che Silvana trasmette nei rapporti umani. Da parte sua la festeggiata ha risposto, se si potesse dire “ermeticamente” ( come le sue composizioni ) a tutte le domande in maniera disinvolta e convincente – trasfigurando per qualche attimo il suo volto e l’espressione degli occhi verso una dimensione estatica ogni qualvolta doveva rispondere per poi ritornare nello stato normale – evidenziando con schiettezza l’intimismo esistenziale di sofferenza che la pervade ( come tutti i poeti ) ma che poi la fa rivivere e affrontare i problemi quotidiani, nell’ambito di una sorta di resilienza alternante ( diciamo noi!).
Infine l’autrice ringraziava tutti per la bella riuscita ed in particolare modo riconosceva e confermava di essere stata sempre incoraggiata e cresciuta culturalmente da Domenico Calvetta nelle pagine della rivista SANTA MARIA anche per merito del serrese Mimmo Stirparo che ha scritto per lei due interessanti recensioni. La invitiamo a fare altre presentazioni in altri paesi e cittadine!
Finiva così allegramente la serata, tra reciproci ringraziamenti ed intenti di continuare insieme a fare cultura che come diceva all’inizio Antonio Zaffino “ la poesia ha anche una funzione sociale!”.
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